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Orienta Chimica

La Chimica ed i farmaci

All'inizio del secolo scorso, quando la chimica aveva ancora tantissima strada da fare, nelle farmacie vi erano pochissimi farmaci e, soprattutto, nessuno realmente efficace contro le malattie infettive. Anche le vitamine, gli ormoni, i farmaci contro le malattie degenerative e neurologiche erano quasi sconosciuti. C'erano alcuni analgesici e anestetici locali efficaci, ma questo non bastava a ridurre la mortalità infantile e ad aumentare la vita media. Oggi gli scaffali di qualsiasi farmacia contengono più di 2000 preparati. Ognuno di essi ha una storia incredibile, che varrebbe la pena raccontare! In tutte queste storie c'è la dedizione di un chimico che ha isolato il principio attivo da erbe, bacche, radici, corteccia.

 

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Fiori della Digitalis purpurea

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Struttura chimica della digitossina

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Capsule intagliate di Papaver somniferum

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Struttura chimica della morfina

Alcuni prodotti naturali da cui è stato possibile ottenere potenti farmaci. Dalla digitale, ad esempio, si ottiene uno stimolante cardiaco, dalla corteccia del salice si ottengono dei derivati dell'acido salicilico che servono a ridurre la febbre e i dolori, dal lattice che scorre da incisioni effettuate sul Papaver somniferum si ottengono la morfina, che combatte i dolori acuti, e la codeina, che riduce la tosse

 

Ma la vera scommessa, per la scoperta di nuovi e più efficaci farmaci è rappresentata dalla trasformazione delle molecole. Il chimico può modellare i principi attivi in nuove forme: si ottengono così farmaci più efficaci e meno tossici. Dalla cocaina è stato possibile ottenere la lidocaina (un potente anestetico locale), dalla morfina, si è arrivati al metadone, che cura la dipendenza da oppiacei, da un semplice metallo (il platino) è stato possibile ottenere il cis-platino, un potente antitumorale. Utilizzando le regole della meccanica quantistica, la teoria della Chimica, e con l'ausilio di potenti computer, è oggigiorno possibile progettare farmaci in modo razionale.
C'è ancora molto da fare nel campo della chimica dei farmaci, molti principi attivi sono ancora da scoprire e tante molecole da sintetizzare per combattere le numerose malattie che affliggono l'uomo. La Chimica fornirà il suo contributo a questa avventura dove l'unico limite è l'immaginazione.

 

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Il Ritonavir, un composto chimico inibitore di proteasi del virus HIV. La maggior parte degli agenti antivirali disponibili sono nucleosidi, i mattoncini molecolari del DNA e RNA, che per lo più hanno un'azione inibitoria nei confronti di virus herpes o di HIV. Questi inibiscono la replicazione degli acidi nucleici bloccando l'attività del metabolismo delle purine e delle pirimidine o delle polimerasi. Alcuni possono essere incorporati nell'acido nucleico e bloccare la sintesi o alterarne le funzioni. Gli studi di virologia molecolare permettono di identificare le diverse fasi del processo infettivo virus specifico al fine di individuare i bersagli per l'inibizione farmacologica.